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giovedì 4 ottobre 2018

CRISTIANESIMO E REINCARNAZIONE




Inizio questo importante articolo con l'augurio che  possa aggiornare le tue convinzioni e  con la premessa che senza conoscenza delle leggi universali non ci potrà essere evoluzione

Oggi vorrei parlarvi della Reincarnazione perché tanti sono coloro che ignorano ancora questo importante argomento.



Vi è stato sempre insegnato in questa cultura materialista e consumista che l'uomo vive una sola volta e quando si sente parlare di Reincarnazione, ci si sente turbati, credendo che la cultura cristiana non appoggi tale concetto.

Con questo scritto mi limiterò ad interpretare  solo qualche passo delle Sacre Scritture per dimostrarvi che Gesù stesso conosceva e accettava il concetto di Reincarnazione

La reincarnazione non e’ esplicitamente nominata nei vangeli perche’ in quell’epoca tutti ci credevano.

Come potevano gli evangelisti sospettare che bisognasse parlare in previsione di un'epoca in cui la gente non ci avrebbe più creduto?  quindi non parlarono di una cosa che faceva gia’ parte della loro tradizione

La cosa non vi convince? Bene tra poco ve lo dimostrerò.

Esaminiamo ora nei vangeli   alcune domande poste da   Gesù ai suoi discepoli e le risposte date.

(Marco 8 27-33)

Un giorno Gesù chiede ai suoi discepoli: "Chi si dice che io sia?" . Che cosa significa questa domanda? Vi è mai capitato di sentire persone chiedere: Chi si dice che io sia?. Loro sanno chi sono e non si chiedono che cosa ne possono pensare gli altri.

Per porre una simile domanda bisogna già credere nella reincarnazione.

Sentite ora che cosa rispondono i discepoli: " Gli uni dicono che sei Giovanni Battista, altri Elia, altri ancora Geremia o uno dei profeti"

Come si può affermare che qualcuno sia il tale o il tal'altro, morto già da tempo, se non si sottintende l'idea della reincarnazione?

(Giovanni 9 1-7)

In una particolare occasione Gesù e i suoi discepoli, incontrarono un uomo cieco dalla nascita e i discepoli chiedono: "Rabbi, chi ha peccato, quell'uomo o i suoi genitori perché nascesse cieco?" 

Anche in questo caso come si possono fare delle domande così assurde se non si crede nella reincarnazione? 
Quando avrebbe dovuto dunque peccare quell'uomo? Forse nel ventre di sua madre? 

O si tratta di una domanda sciocca, oppure è sottintesa la possibilità di credere in una vita anteriore

"Non è che lui e i suoi genitori abbiano peccato, ma ciò è avvenuto affinché le opere di Dio si manifestino" è la risposta di Gesù che in modo indiretto approva la reincarnazione ,  spiegando un'altra importante legge spirituale che non sto ora qui ad accennare. 

E se non siete ancora convinti eccovi altri argomenti.

Un giorno Gesù apprende che Giovanni Battista è appena stato imprigionato; Qualche tempo dopo, Giovanni Battista viene decapitato per ordine di Erode.

Dopo la trasfigurazione, i discepoli chiedono a Gesù: "Perché gli Scribi dicono che prima deve venire Elia?" Gesù risponde: " E' vero che Elia è già venuto, ma non l'hanno riconosciuto e l'hanno trattato come hanno voluto" E il testo aggiunge " I discepoli intuirono che parlava di Giovanni Batista" ( Matteo 17, 10-13)

E' chiaro quindi che il battista era la reincarnazione di Elia.

Inoltre il vangelo riporta anche che, quando un angelo apparve a Zaccaria, padre di Giovanni Battista, per annunciargli che sua moglie Elisabetta avrebbe dato alla luce un figlio, gli disse " Camminerà dinnanzi a Dio con  lo spirito e la potenza di Elia"

Luca 1.1-17

“Non temere Zaccaria perché la tua preghiera è stata esaudita. e tua moglie Elisabetta partorirà un figlio al quale darai il nome di Giovanni…. camminerà dinnanzi a Dio con lo spirito e la potenza di Elia” 

Se esaminiamo la vita del profeta Elia  capiremo anche  cosa ha fatto per essere decapitato nella sua incarnazione successiva come Giovanni Battista 

Elia viveva al tempo del Re Achab. Re Achab per amore della moglie rendeva culto a Baal. Elia si presentò dinanzi al Re per rimproverargli la sua infedeltà a Dio e profetizzò una siccità nel paese per i prossimi anni a causa di questo male. In breve il Re fu convinto che il vero Dio era quello proclamato da Elia e fiero della sua vittoria Elia fece decapitare i profeti di Baal

In questo abbiamo l'applicazione della Legge espressa da Gesù a Pietro 
“Pietro rinfodera la spada perché chi di spada ferisce,di spada perisce” 

La legge non agisce in una singola vita , infatti Elia ebbe la punizione nella vita successiva 

Gesù sapeva chi era e quale destino attendeva al Battista e quindi non fece nulla per salvarlo, poiché la giustizia doveva seguire il suo corso 

Se accettiamo la Reincarnazione, la studiamo e la capiamo, tutto cambia.

Dio che è buono e giusto ha Creato un universo perfetto e se soffriamo la colpa è nostra, in quanto non abbiamo saputo utilizzare tutti i doni di Dio. Il Signore nella sua misericordia ci permette di sbagliare dandoci tante reincarnazioni sapendo che un giorno desidereremmo di tornare a Dio e perfezionarci 

Gesù ci ha esortato  di essere perfetti come è il perfetto il padre nostro che è nei cieli, ma è scontato che la via della perfezione è un percorso lungo che  di certo  non può esaurirsi un una singola vita .. 

Qundi o Gesù parla senza riflettere chiedendo a uomini imperfetti di giungere entro pochi anni alla perfezione del Padre Celeste oppure non si rende conto della grandezza del Padre immaginando che sia facile e raggiungibile in una singola vita il suo grado di perfezione.

Entrambi i casi non parlano a favore di Gesù. In realtà anche questa frase sottintende la Reincarnazione. Gesù non pensava  che l'uomo potesse diventare perfetto in una sola esistenza, ma sapeva che, desiderando costantemente la perfezione e lavorando per ottenerla, dopo una serie di incarnazioni avrebbe raggiunto la meta. 


Dio ci lascia liberi, tutto ciò che accade di negativo è colpa nostra e della nostra disobbedienza alla legge

Fino al quarto secolo i cristiani credevano nella reincarnazione come gli Ebrei , gli induisti e i Tibetani. 

Sopprimendo il concetto di  Reincarnazione l’uomo è stato spinto non a migliorarsi ma a peggiorare.

Ecco perché si deve ripristinare tale conoscenza , altrimenti la vita perderà di senso 

Esistono  tantissimi libri  carichi di testimonianze e di prove 

Chi non accetta la reincarnazione non farà mai luce sulla propria vita e sugli avvenimenti positivi o negativi che vive, ne  saprà lavorare per una prossima vita

Finchè gli uomini non saranno informati della legge causa-effetto , legge che continua ad agire sia che ci credi o meno , non si otterrà un gran che e non la si utilizzerà a proprio vantaggio  ( tale legge rende la propria morale solida) 


La nostra situazione attuale, la vita che viviamo,la famiglia in cui siamo nati, il luogo in cui siamo vissuti, la nostra ricchezza o povertà, la nostra salute o malattia, i nostri talenti e inclinazioni sono per la maggior parte conseguenza delle nostre vite passate.

Ciò che abbiamo seminato in questa vita, il bene o male che abbiamo fatto, le virtù o i vizi che abbiamo coltivato saranno la base della nostra vita futura.

Tutte le vite sono interconnesse e ciascuno ha ricevuto e verrà dato in base a quel che merita. Se amplierete la visione vedrete la perfezione di ogni cosa.

Nessuna azione di bene andrà persa e nessuna azione di male resterà impunita

Abbiamo ancora del tempo per modificare il nostro destino e per seminare una migliore vita presente o futura possibile

Non stancatevi mai di seminare il bene .. i risultati lì vedrete in questa vita o nella prossima... abbiate fede in questa verità!!!

Quando si comprenderà che tutto ciò che subiamo è il risultato di trasgressioni passate, lo accetteremo e non accuseremo più gli altri delle nostre disgrazie

Credere nella reincarnazione  spinge a rinforzare la volontà, diventare forti, giusti e ad evitare di compiere azioni riprovevoli per le quali in futuro potremmo soffrire. Ci spinge anche a costruire un futuro luminoso 

Ammettendo la  reincarnazione capiremo tutto meglio , saremo più felici e inizieremo a lavorare per un maggior perfezionamento 

Non sono questi immensi vantaggi???

Spero che il messaggio sia stato chiaro e di avervi aiutato nel vostro viaggio di perfezionamento 



Il Vostro Lazzaro resuscitato - Ero morto ed ora vedo....  






2 commenti:

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  2. dai QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 228 di MARIA VALTORTA
    7 gennaio 1944 (sul tema della reincarnazione).
    Dice Gesù:
    «Uomo che mi sei caro nonostante i tuoi errori, pecora spersa per la quale ho camminato e per la quale ho versato il mio Sangue per segnarti la via della Verità, questo dettato è per te. Una istruzione per te. Una luce per te. Non rifiutare il mio dono.
    Non commettere sacrilegio di pensare che è più giusta altra parola di questa. Questa è mia. È la mia voce che da secoli è sempre la stessa, che non muta, che non si contraddice, che non si rinnova col passare dei secoli perché è perfetta e il progresso non la incide. Voi potete aggiornarvi. Non Io che sono come il primo giorno nella mia dottrina così come sono da eternità in eterno nella mia natura. Sono la Parola di Dio, la Sapienza del Padre.
    Nel mio vero, unico Vangelo, è detto:[13] “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. Non il Dio dei morti ma dei vivi”. Abramo è vissuto una volta. Isacco è vissuto una volta. Giacobbe è vissuto una volta. Tu vivrai una volta. Io che sono Dio ho preso carne una volta e non la prenderò una seconda, perché anche Dio rispetta l’ordine. E l’ordine della vita umana è questo:
    Che ad una carne si fonda uno spirito per rendere l’uomo simile a Dio, il quale non è carne ma spirito, non è animale ma soprannaturale.
    Che quando la carne tramonta, alla sua sera, cada come spoglia e rivestimento nel nulla da cui fu tratta e lo spirito torni alla vita sua: beata se visse, dannata se perì per avere fatto della carne il suo signore invece di fare Dio signore del suo spirito.
    Che da quell’al di là del quale inutilmente volete conoscere gli estremi senza accontentarvi di credere al suo essere, esso spirito attende con tremore di spavento o con palpito di gioia di veder risorgere la carne per rivestirsene nell’estremo giorno della Terra e con quella precipitare nell’abisso o penetrare in Cielo glorificato anche nella materia, con la quale avete vinto perché è stata la vostra nemica naturale da voi fatta alleata soprannaturale.
    Ma come potreste rivestire una carne al momento della mia eccelsa rassegna e con essa andare alla condanna o alla gloria, se ogni spirito avesse avuto molte carni? E quale sceglierebbe fra esse? La prima o l’ultima?
    Se la prima gli valse, secondo le vostre teorie, l’ascesa alla seconda, è già carne meritevole, anzi più meritevole delle altre di possedere il Cielo, perché ciò che costa è la prima vittoria. Dopo l’ascesa trascina. Ma se in Cielo devono entrare solo i perfetti, come può entrare la prima? Ingiusto sarebbe escludere la prima e ingiusto credere che sarà esclusa l’ultima delle vostre carni, che con teoria nefasta voi credete possano rivestire, a serie ascendenti, il vostro spirito, incarnato e disincarnato per tornarsi ad incarnare come abito che si posa la sera e si riprende al mattino.
    E come potreste voi chiamare i beati se essi fossero già reincarnati? E come dire vostri i vostri defunti se in quel momento essi già sono i figli di altri?
    No. Lo spirito vive. Creato che sia, non si distrugge più. Vive nella Vita se ha vissuto sulla Terra, nell’unica vita che vi è concessa, da figlio di Dio. Vive nella Morte se ha vissuto nella vita terrena da figlio di Satana. Ciò che è di Dio torna a Dio in eterno. Ciò che è di Satana torna a Satana in eterno.
    E non dire: “Ciò è male”. Ciò – ti dico Io, Verità – è sommo bene. Viveste mille vite, diverreste mille volte zimbello di Satana e non sempre sapreste uscirne feriti ma vivi. Vivendo una volta e sapendo che in quella volta è il vostro destino, se non siete dei maledetti adoratori della Bestia, agite con quel minimo almeno di volontà che basta a Me per salvarvi.
    Beati poi quelli che in luogo del minimo dànno tutto se stessi e vivono nella mia Legge. Il Dio dei vivi li guarda dal Cielo con infinito amore, e quel che ancora avete di bene sulla Terra l’avete per questi santi che voi talora spregiate, ma che i Santi chiamano “fratelli”, che gli angeli carezzano, e che il Dio Uno e Trino benedice.»

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