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mercoledì 30 ottobre 2013

IL PARADISO ADESSO


Spesso, percorrendo le strade affollate della mia città, avverto una sottile morsa al cuore: guardo i volti tesi delle tante persone in corsa e vedo sguardi per lo più tristi, spenti.
La stessa dolorosa sensazione purtroppo mi accompagna a volte anche quando entro in chiesa per immergermi nella contemplazione del grande mistero della celebrazione eucaristica e ritrovo le stesse espressioni accigliate, non respiro la Gioia di cuori in Festa che cantano un rendimento di grazie al Signore. Allora mi domando: ma dove sono i cristiani? Eppure le statistiche dicono che nel nostro paese la maggioranza delle persone sono ancora cristiane! Ma se siamo cristiani non dovremmo essere stati raggiunti dalla meravigliosa notizia che Cristo è venuto a portarci, la Buona Novella?! Non dovremmo essere i discepoli di Cristo Risorto?! Non dovremmo essere i cantori della Gioia della Resurrezione?!
L’Emanuele, il Dio con noi, è venuto ad abitare in mezzo a noi per insegnarci a vivere la vita del Cielo già su questa terra, per donarci la sua pace, quella pace che il mondo non ci può togliere, per farci dono della pienezza della sua gioia… eppure quanti cristiani sono i primi ad essere tristi, depressi, invece di percorrere i ‘deserti’ del mondo colorandoli di Cielo, testimoniando la grande notizia che Dio è Amore e ci ama immensamente!
Forse troppi cristiani continuano a credere che la gioia del paradiso sia un meraviglioso futuro che ci attende come lontanissima possibilità, solo dopo la morte e una vita di sofferenze più o meno intense in questa ‘valle di lacrime’. Forse si è convinti che le promesse che Gesù fa nel vangelo, di pace, di gioia, di beatitudine, siano riservate solo a chi avrà la fortuna di entrare nel Regno dei Cieli dopo che questa vita terrena sarà terminata. Eppure il primo annuncio che Gesù ha fatto all’inizio della sua vita pubblica è proprio: Il regno dei Cieli è vicino (Mt. 3,2)il Regno di Dio è in mezzo a voi” (Lc. 17,21).
Certo su questa terra non è possibile vivere quella totale e perfetta immersione nell’amore di Dio che sarà il Paradiso, ma se Gesù ci rivela che il Regno dei Cieli è vicino ed è in mezzo a noi vuol dire che già qui, su questa terra, ne possiamo sperimentare un anticipo. Non solo possiamo ma, oserei dire, dobbiamo!… se diciamo di essere cristiani. Dobbiamo perché il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi proprio perché la sua gioia sia in noi e la nostra gioia sia piena.
Sono parole di Gesù: “
Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti rimarrete nel mio amore come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel Suo Amore. VI DICO QUESTE COSE PERCHE’ LA MIA GIOIA SIA IN VOI E LA VOSTRA GIOIA SIA PIENA. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici (Gv. 15,9 ss.)”.
Il Verbo della Vita non è venuto ad abitare in mezzo a noi semplicemente per portarci un po’ di consolazione in questa valle di lacrime, ma è venuto per donarci LA SUA GIOIA: perché la sua Gioia sia in noi e la nostra Gioia sia piena. Cristo ci ha rivelato il segreto della Gioia: “Amatevi come io vi ho amato” e grazie al suo Amore incommensurabile noi possiamo vivere un pezzetto di Paradiso già su questa terra. Non possiamo ma dobbiamo perché la pienezza di Gioia che Cristo è venuto a portarciè stata pagata a caro prezzo: è costata il sangue di Dio!!! Allora non possiamo non fare tutta la nostra parte per accogliere e custodire questo Dono immenso.
Tutti cercano la gioia, ma purtroppo le tante seduzioni del mondo ci portano a cercarla nei posti sbagliati e per qualche istante di ebbrezza si è troppo spesso disposti a prostituirsi, a svendere l’anima oltre che il corpo. Abbagliati dai miraggi del successo, del potere, del denaro, dello ‘sballo’, del sesso usa e getta … si cade in una subdola trappola: la felicità diventa il dio da ‘adorare’ e ci si dimentica che solo Dio è la felicità, solo adorando Lui, osservando i suoi comandamenti d’Amore possiamo vivere la piena felicità. Ma la via che Gesù Cristo ci propone non è la spaziosa, confortevole, autostrada in discesa del ‘fai ciò che vuoi ’ che ci propone il mondo. Gesù, che è la Via la Verità la Vita, ci mostra una strada stretta, esigente, in salita, ci invita a seguirlo nella scalata impegnativa delle Alte Vette del ‘Monte dell’Amore’ per poter raggiungere il Regno della Gioia.
E’ un Amore che passa per la croce e sa dare la vita ogni giorno per i propri amici, quello che Gesù è venuto a insegnarci.
Il mondo sta morendo per mancanza di amore, il mondo sta morendo per mancanza di Gioia; uniamo le nostre forze, i nostri cuori per vivere con radicalità la potente rivoluzione del Vangelo. Viviamo perché la sua Gioia sia in noi e la nostra Gioia sia piena!! Testimoniamo al mondo con la nostra vita che Cristo è Risorto, la morte è stata sconfitta, l’Amore si è inabissato negli inferi e noi siamo Risorti con Cristo!
Il Paradiso non può attendere: cerchiamo le cose di lassù, contempliamo le meraviglie dell’ Amore e facciamo tutta la nostra parte perché la Luce del Cielo possa colorare la notte di questa nostra umanità!!!
Articolo di Chiara Almirante

giovedì 10 ottobre 2013

LIBERTA' E GELOSIA



Quando due che si amano sono completi nel loro intimo, non pensano che l'amore per altri possa incidere, diminuire o minacciare l'amore che li unisce l'un l'altro. Sono liberi dalla paura e dall'insicurezza che danno luogo al possesso o alla gelosia esagerata.

Colui/ colei che tenta di assorbire o monopolizzare un'altra/un altro non ama troppo,  ma ama troppo poco o egoisticamente. La controparte può sentirsi emotivamente soffocata e sordamente ribelle per essere così "amorevolmente" plagiata. Una creatura amata deve essere libera nella sua individualità; altrimenti il rapporto può risultarne di insofferenza.

L'amore dato non liberamente non è affatto amore. Se  si ama perchè si ha paura di non poter sopravvivere emotivamente senza l'essere amato, o solo perchè si è amati dalla controparte, allora non è amore dato liberamente. I mutui ricatti tipo : "farò quello che vuoi se tu fai quello che voglio io" sono al massimo una forma di reciproco soddisfacimento, ma non amore nella sua essenza più alta.

E' ironia che quanto più possessivi si è, e tanto più amore si esiga, tanto meno se ne riceva, là dove quanta più indipendenza si concede , quanto di meno si esige, tanto più si è amati. Un vero rapporto d'amore non può mai cementarsi imponendo doveri e divieti. L'adesivo dell'amore cementa , ma dev'essere libero.

Anzichè tentare e ottenere che la controparte si conformi all'immagine che hai di una creatura innamorata, cerca di conoscerla per quella che è. Quanto più riesci a tramutare le esigenze in preferenze, tanto più diventi felice in modo autogratificante, e tanto più libero e appagante sarà il tuo rapporto d'amore.

Nessuno può venire incontro a  tutte le tue esigenze interpersonali. Non essere geloso se a chi ami piacciono anche altre persone. Se il tuo rapporto è forte, non devi temere o essere geloso; se è debole , meglio dedicare le tue energie a renderlo più solido.
Roma non è caduta per le invasioni barbariche , ma perchè era di per se stessa debole.

Un vero rapporto d'amore diventa spontaneamente etico. Così come un fiume deve scorrere entro argini, i confini sessuali sono importanti per la crescita di un rapporto d'amore. Questi confini sono migliori se tracciati spontaneamente , e allora l'amore vi può sgorgare più liberamente

Articolo tratto dal libro " Come trovare l'amore ed essere felici" di Harold Bloomfield